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Bee Interacta: il futuro delle api è anche il futuro dell’innovazione

Una collaborazione efficace per il raggiungimento di obiettivi chiari: ogni impresa che miri ad aumentare la propria produttività dovrebbe ispirarsi al mondo delle api, e vi spieghiamo perchè.
Ape con fiore

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Vi abbiamo già accennato a Bee Interacta, il progetto che prevede l’adozione di un alveare composto da un’arnia personalizzata e una vasta famiglia di api: parliamo di circa 60.000 esemplari tra operaie e fuchi nel pieno della stagione produttiva, con l’immancabile e maestosa regina. Stavolta vogliamo presentarvi nel dettaglio come Bee Interacta funziona e da quali motivazioni è sorretto. 

L’alveare Bee Interacta vuole essere il simbolo della concezione di un nuovo modo di lavorare, fondato su 30 tesi che abbiamo esposto nel nostro Manifesto e che sono il cuore dei valori di Interacta. Da sempre sosteniamo che per affrontare il cambiamento le imprese non possono concentrarsi solo sull’aspetto tecnologico, ma dovrebbero fare attenzione a quello organizzativo e culturale: solo un ambiente lavorativo le cui persone siano davvero coinvolte nelle attività dell’azienda, attraverso un’interazione naturale basata sullo scambio trasparente di informazioni e conoscenza, è terreno fertile per un’innovazione tecnologica di valore.

Le api non possiedono, come noi umani, particolari strumenti per comunicare tra di loro, se non appunto una naturalezza nell’interagire, eppure la loro efficienza è nota ai più, tanto da essere divenute emblema di operosità. Ciò che le api possono insegnarci è che bisogna diminuire la complessità degli strumenti e aumentare l’efficacia della collaborazione, ponendo il focus su una comunicazione semplice, efficiente, diretta. 

La comunicazione per le api è tutto, come lo è per noi di Interacta: ecco perchè Bee Interacta, ecco perché adottare un intero alveare che sia di esempio e ispirazione. 

 

Alveare

 

Bee Interacta per un miele naturale

L’alveare è un micromondo fondato sulla forza dell’intelligenza collettiva, che gli consente di ottimizzare risorse e forza lavoro secondo le necessità che variano nel corso dell’anno. L’alveare di Interacta verrà installato in una delle postazioni aziendali nel territorio del Valdarno fiorentino e georeferenziato con l’utilizzo di una bilancia provvista di Gps. 

L’azienda agricola che abbiamo scelto a supporto del progetto, infatti, è Canonica ai Borri, immersa nel verde cuore della Toscana, e la nostra esperta apicoltrice è Simona Pappalardo. 

Nel corso della stagione, se le condizioni climatiche lo consentiranno, la famiglia di api Interacta produrrà dell’ottimo miele, grazie al nettare delle fioriture del territorio dove sono collocate le postazioni. L’alveare Bee Interacta produrrà mieli del territorio, naturali, genuini e certificati bio.

 

Miele

 

Le stagioni Bee Interacta

Nel corso del prossimo anno, vi racconteremo stagione dopo stagione come le api Bee Interacta interagiranno tra di loro e quali risultati raggiungeranno. Facciamo il punto di cosa accadrà in ogni stagione alle nostre laboriose amiche api. 

 

Inverno: lavorare in team assicura la sopravvivenza

Il numero delle api che compongono l’alveare varia in base alla stagione. In inverno la colonia è costituita da 10.000-20.000 individui, compresa l’ape regina che, sotto i 10°C di temperatura, rallenta la deposizione delle uova fino ad interromperla del tutto. In inverno le api formano un glomere per scaldare il nido e scaldarsi a vicenda, mantenendo una temperatura intorno ai 20 °C, anche quando la temperatura esterna è molto più rigida.

Mettere in atto il lavoro di squadra è dunque fondamentale per le api, non solo per raggiungere obiettivi di crescita, ma per la sopravvivenza stessa del gruppo: tutti devono collaborare perché l’impresa, anche nei momenti più difficili, riesca ad affrontare gli ostacoli. Nessuno escluso. 

 

Primavera: condividere la conoscenza supporta l’evoluzione

Man mano che le temperature aumentano e le giornate si allungano, la regina ricomincia a deporre e la famiglia di api inizia a crescere, fino a raggiungere una media di 60.000 individui tra api operaie e fuchi. La primavera è il periodo di massima attività delle api bottinatrici, che nella loro breve vita volano fino a 800 km visitando migliaia di fiori al giorno alla ricerca di nettare, acqua, polline e propoli. Rientrate nell’alveare, le bottinatrici cedono il proprio carico ad altre operaie, che hanno il compito di immagazzinare le scorte che serviranno per il sostentamento della colonia. 

La condivisione della conoscenza, che avviene attraverso lo scambio di compiti tra le bottinatrici e operaie, è alla base del funzionamento dell’alveare. Pur avendo ognuno un proprio compito, in ogni azienda è importante che la conoscenza non resti bloccata in silos, ma che le informazioni sulle attività necessarie a gestire il lavoro si diffondano con rapidità e semplicità. 

 

Estate: il coinvolgimento di tutti per obiettivi comuni

In estate le famiglie d’api sono pienamente sviluppate, mentre le bottinatrici lavorano ancora incessantemente sulle fioriture estive. L’acqua è importantissima per le api in

estate, perchè viene usata per evitare il surriscaldamento dell’alveare. Infatti, le api escogitano un sistema di climatizzazione utile a resistere alle temperature calde: usano le ali come ventole per attirare l’aria calda e consentire all’aria più fredda di entrare. Questo ci dice che è importante agire come un’intelligenza collettiva per una risoluzione creativa ed efficace dei problemi, ma anche che la partecipazione di tutti i membri è importante affinché le persone sentano parte di un team con obiettivi comuni e siano stimolate a raggiungere il successo. 

 

Autunno: innovarsi attraverso una nuova forma di leadership

Con l’inizio dell’autunno, api e apicoltori iniziano a pensare all’inverno in arrivo. La regina rallenta il ritmo di deposizione delle uova e  nascono le prime api invernali, ovvero api più longeve che dovranno sopravvivere fino alla primavera successiva. 

Non è solo nei momenti critici che le api pensano alle strategie per salvarsi: anzi, è nella stagione autunnale che, per prevenire impedimenti e frenate futuri, si compattano affidando la leadership a figure chiave che, possedendo una visione d’insieme e collaborando alla pari con il resto della squadra, guidano la colonia ad affrontare una particolare sfida, in tal caso l’inverno. Così avviene anche in azienda, dove l’innovazione si raggiunge soltanto se si è in grado di far emergere una leadership basata sulle capacità espresse dal singolo di volta in volta, in base al contesto e alle sfide che si presentano. 

 

api e fiore

 

Bee Interacta è il progetto che supporta e sostiene le api con il loro alveare di 60.000 abitanti, ma è anche il nostro contributo all’innovazione del futuro, in cui la comunicazione risulta essere l’elemento chiave per un cambiamento che sia culturale prima che tecnologico, e che permetta l’utilizzo di strumenti che, come Interacta, mettono le persone e la collaborazione al centro. 

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